La tecnologia geospaziale per scoprire Pompei

La tecnologia Esri sta aprendo nuove prospettive negli scavi archeologici di Pompei

L’area archeologica di Pompei, distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C.,  raccoglie da secoli l’interesse degli archeologi. Eppure, alcune aree del sito patrimonio mondiale dell'UNESCO rimangono poco studiate e persino in gran parte inesplorate.

Attualmente, un team di ricercatori della Tulane University, sta esplorando “Insula 14”, un isolato nella parte sud-orientale della città, che potrebbe rivelare nuove informazioni sulle prime fasi di Pompei, su come la città si sia sviluppata nel tempo, sulla sua economia e sulla vita dei residenti. Il progetto, chiamato “Pompei I.14”, include un team che si occupa dell’utilizzo dei dati digitali e della tecnologia geospaziale in varie attività, allo scopo di raccogliere, organizzare, analizzare, visualizzare e condividere in modo più efficiente e accurato i dati che vengono portati alla luce nel sito. ArcGIS Survey123, ArcGIS Pro, ArcGIS Dashboard e scene Web in ArcGIS Online sono utilizzati insieme per migliorare il processo decisionale e quotidiano sul campo e per diffondere i risultati del progetto, più rapidamente che mai.

La maggior parte degli archeologi conosce bene i vantaggi dell'utilizzo della tecnologia geospaziale per il proprio lavoro. La ricerca archeologica genera montagne di dati spaziali, che diventano ingombranti, mentre gli archeologi cercano di dare un senso a tutto. L'impiego del GIS supporta efficacemente la raccolta, gestione e analisi dei dati e migliora il lavoro degli archeologi, permettendo di costruire modelli e avere una comprensione più profonda di come le persone vivevano nelle società passate e della cultura dell’epoca.

Il team del progetto I.14 di Pompei ha implementato un flusso di lavoro di raccolta dati digitali, a partire dalle fotografie, dai rilevamenti e dagli schizzi effettuati in loco, per costruire modelli 3D dettagliati e altamente accurati dell'area di studio. La tecnologia Esri , con le sue varie app, fornisce un unico quadro per gestire tutte le attività.

ArcGIS Survey123 può essere utilizzato per gestire i dati sul campo; i dati possono poi essere collegati alla ArcGIS Dashboards per tenere traccia dei progressi e promuovere la collaborazione durante lo scavo. ArcGIS Pro permette la gestione, analisi e visualizzazione di dati 2D e 3D, e tutte e tre le soluzioni si collegano facilmente ad ArcGIS Online, dove il team ha creato una scena Web che consente ai partecipanti al progetto di rivisitare virtualmente il sito di scavo (per rivedere le fasi precedenti dello scavo, ad esempio) utilizzando strumenti digitali che trascendono i metodi archeologici tradizionali.

Il progetto I.14 ha rafforzato la convinzione che l'impiego di metodi basati sul GIS per l’attività archeologica è fattibile e vantaggioso.

La tecnologia geospaziale costituisce la base del gemello digitale di Pompei | Inverno 2023 | ArcNews (esri.com)